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Ettore Senatore
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Poesie o realtà.
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Cava [ 24 09 2010 ]
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Chi di noi, nel corso delle nostre quotidianità, non vive eventi talvolta belli, che ricordiamo costantemente con gioia, e in certe circostanze meno belli, che facciamo fatica a dimenticare.
Ieri sera, nel rincasare, abbiamo incontrato il nostro fraterno amico di sempre Francesco (Franco) Senatore, autore di numerose mostre pittoriche e di tre volumi di poesie, scritte in dialetto, nel nostro dialetto, come indicato da Domenico (Mimmo) Venditti, in una sua prefazione, arricchiti di ben 21 opere d'arte, color seppia, raffiguranti i più suggestivi angoli della nostra amata Cava de’Tirreni.
Passioni, Sentimenti e … Filosofia nel 1999; Pensieri dell’anima nel 2002 e Voci dal Cuore nel 2008, tre opere che raccolgono 115 poesie pregne di cavesità, mista ad inconfondibile amore per questa Città, attaccamento alle tradizioni, il rispetto per la famiglia e per il prossimo, l’amicizia e la lealtà, ma ieri sera mi ha letto questi versi, il cui commento lo lasciamo al lettore:
“MORTE DI UNA CITTÀ”
ERAVAMO INVIDIATI DA PAISE CIRCOSTANTI.
CHESTA CAVA, L’HANN’ACCISE
E SO STATE ‘I SUOI ABITANTI
A DA ‘A MORTE A STA CITTÀ!
N’COPP’ ’O PALCO DO COMANDO,
S’ALTERNANNO ‘E MISICANTI,
MA ‘A CANZONE E SEMP’A STESSA,
FANNO OPERE DA MERCANTI.
SE VENNETTERO ‘E PEPIERNE,
PIETRA DOC VESUVIANA,
O’ PALAZZO VESCOVILE,
PIAZZA ROMA CA FUNTANA.
TRASLOCAINE PUR’ ‘O MERCATO,
STORIA E VOCE E MENESTARE,
COLLOCANDOLO ISOLATO
N’DA NU FUOSSO E MUNNEZZARE.
P’O TUCCAIE A ‘O TEATRO VERDI
CH’ERA ‘O VANTO DA CITTÀ
‘E LAMPIUNI LUMINARI
FATT’ A STILE ANTICHITÀ.
E ‘A VILLA COMUNALE?
È RIDOTTA A NA FORESTA,
FREQUENTATA DA COPPIETTE,
DEPRAVATI E DISONESTI.
M’HO STUREANO, FANNO CUNTE,
QUANTO SE P’O RICAVÀ
A SE VENNE E SANPIETRINI,
CALPESTIO DA CITTÀ.
SE DISCUTE E METTE FIRME,
PE PROTESTA E NU CAGNA!
MA È INUTILE, FANN’E SURDE:
SE L’HANNO VENNUTI GGIÀ!...
Francesco Senatore 20/09/2010
Caro Francesco, cari concittadini, carissimi depositari della storia, tradizione e cultura cavese, alziamo lo sguardo, diveniamo (tutti) vigili tutori della nostra amata terra, non consentiamo a nessuno di cancellare quanto ha caratterizzato per secoli e tutt’ora caratterizza la nostra Bologna del Sud.
Livio Trapanese
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Ettore Senatore: il placido pittore cavese d'arte sacra e non solo
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Cava de' Tirreni
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Sant'Adiutore, il Vescovo africano, la sua ultima opera Livio Trapanese
E' giunta l'ora di conoscere un talento cavese che, in umile silenzio, ha realizzato tantissime opere d'arte, non mancando di fissare sulle tele molte immagini sacre che adornano le chiese cavesi: parliamo di Ettore Senatore e, nell'occasione, vogliamo parlare anche del suo ultimo capolavoro (in ordine di tempo s'intende): Sant'Adiutore, il noto Vescovo africano, Pastore di Benevento prima e Marcina poi, esposto nel Duomo cittadino.
Don Rosario Sessa, Parroco della Concattedrale di Sant'Adiutore di Cava de'Tirreni, nella ricorrenza dei festeggiamenti dell'anno 2006, in onore del Santo patrono Adiutore, ha incaricato il maestro Ettore Senatore di realizzare un'iconografia che rappresentasse il primo evangelizzatore della nostra valle.
L'opera misura cm. 100 x cm. 170 ed il maestro Senatore l'ha dipinta su una tela da lui stesso preparata, applicando le tecniche dei maestri delle antiche botteghe fiorentine, assimilate e rielaborate grazie all'ampia esperienza che Ettore ha conseguito dal 1966 ad oggi.
Il quadro raffigura Sant'Adiutore col volto rivolto al cielo e con in mano il vangelo aperto. Cio' vuol rappresentare che il Santo implora la benedizione di Dio Padre sui figli della nostra citta', quale primo pastore nella terra di Marcina nel IV secolo dopo Cristo. L'artista, nel dipingere la benedicente mano destra del Santo, la raffigura contornata di una luce splendente e cio' perche' ogni Ministro della Chiesa, nel benedire, invoca la Santissima Trinita'.
In corrispondenza del petto del Santo v'e' la sommita' del castello, poiche' a lui e' intitolato il colle ed il maniero che sovrasta la citta'. Al collo di Sant'Adiutore, Senatore, ha dipinto una catenina dorata che regge un luminoso crocifisso e cio' per tre ragioni: la prima, perche' Gesu, morendo sulla croce, ha riscattato i peccati dell'umanita'; la seconda, perche' testimonia la fiamma d'amore di Sant'Adiutore per i Cavesi e la terza perche' i cavesi, come l'artista, iniziano la giornata volgendo lo sguardo al castello ed alla croce che dal 1900 si erge sulla sommita' del maniero, per salutare il Signore, Cristo Redentore.
Il quadro si completa con la Concattedrale: sede della Parrocchia di Sant'Adiutore; i portici: sede secolare dell'attivita' mercantile cavese, e Monte Finestra: vetta imponente che cinge la valle. Altre bellezze dell'attuale Cava de'Tirreni si possono carpire ammirando questa stupenda opera.

Abbiamo parlato dell'opera, ora conosciamo l'artista.
Ettore Senatore e' secondogenito del mai dimenticato Salvatore. Nasce nell'amena Frazione di Sant'Arcangelo di Cava de'Tirreni il 13 Maggio 1949. Il 13 Maggio ci ricorda il 1917 quando, a Fatima, Dio opero' un grande miracolo attraverso la Madonna.
Come il fratello Franco, Ettore, dal DNA del padre ha ereditato l'arte pittorica e del disegno.
Nel 1972 sposa Lucia Senatore dalla quale ha tre figli: Concetta, Francesco e Laura.
Innumerevoli sono i riconoscimenti conferitigli nel corso della sua attivita' artistica, iniziata a soli 17 anni. Nel 1980 l'Accademia di Roma gli conferisce il Diploma di Disegno e Pittura, ma gia' dal 1966 e' primo classificato al concorso nazionale Giotto-Dali'.
Suoi sono i Gonfaloni degli Sbandieratori e Musici Citta' Regia; de' I Cavalieri della Citta' Regia; de' I Cavalieri della Pergamena Bianca e dell'Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri di Cava de'Tirreni, come suoi sono anche quello realizzato per l'Associazione Salernitana Pasticcieri Artigiani e del Comune di Conca dei Marini.
Sue opere sono hanno fatto parte di collettive a Bologna, Ferrara, Firenze, Gaeta, Livorno, Modena, Napoli, Padova, Parma, Perugia, Piacenza, Pisa, Ravenna, Riccione, Rimini, Roma, Salerno, Sarno, Siano, Terni e Viterbo.
Nel 1967, con la tecnica dell'acquerello, realizzo' il ritratto di Padre Pio da Pietrelcina che consegno' nelle sue mani, in San Giovanni Rotondo, ricevendo dal futuro San Pio una benedizione ed una carezza.
Nel 1994 acquerella la stampa: La Cava nel '600, dell'Abate Gianbattista Pacichelli, a quel tempo ospite dell'Abbazia Benedettina della Santissima Trinita'. Elencare tutte le opere del maestro Ettore Senatore non e' semplice, ma basta portarsi nella Basilica della Madonna dell'Olmo, nella Chiesa di San Francesco e Sant'Antonio, in quella della Madonna del Carmine a Sant'Arcangelo, in quella di Monte Castello, in quella di Santa Lucia ed altre per sincerarsi quante sono.
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