Mario Avagliano
Chi è Vincenzo, il protagonista di Fiordamalfi, romanzo scritto dalla giornalista cavese Flavia Amabile e edito da La Lepre? E' un visionario, un sognatore, o soltanto un ingenuo? Perché soltanto visionari, sognatori o ingenui possono immaginare di abbandonare un lavoro di prestigio e una metropoli come Roma per trasferirsi in Costiera Amalfitana a coltivare limoni, sperando di guadagnare abbastanza per mantenere se' stessi e un figlio di due anni.
Affascinato dal mito di una delle terre più belle al mondo, Vincenzo invece pensa di potercela fare. Si improvvisa contadino, lui che in realtà è un fotografo di moda. Si avventura anche in una rocambolesca attività di produzione di marmellate e, fra aneddoti esilaranti a metà strada tra una commedia all'italiana e storie sullo stile di "Tre uomini in barca", capirà di aver sbagliato tutto.
Dietro il mito della Costiera Amalfitana si nascondono pastoie burocratiche, arretratezze, ritmi rallentati, una terra incapace di rinnovarsi, prodotti privi di competitività, un mondo condannato a morire
I dati lo confermano. Un terreno su due è abbandonato.
Un contadino su dieci ha meno di 40 anni. I limoni della costiera Amalfitana, le terrazze che hanno creato uno dei panorami più belli del mondo, stanno scomparendo.
Vincenzo perderà solo in parte la sua sfida. Riuscirà a fare comunque qualcosa per questa terra che ha imparato ad amare e alla fine il libro rappresenta un bel gesto d'amore che l'autrice ha voluto dedicare ad una Costiera che evidentemente conosce bene, non quella dei turisti e del mare, ma quella delle colline e dei contadini che solo pochi conoscono e nessuno ha raccontato.