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Edmondo Cirielli
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Edmondo Cirielli è nato il 22 maggio 1964 a Nocera Inferiore. Vive a Cava de' Tirreni, è coniugato ed ha due figli.
La moglie Mariarosaria De Mola, originaria di Napoli, è figlia di un generale dell'esercito. Hanno due figli: Italo
di 14 anni e Renato di 6 anni. Edmondo Cirielli è il quarto di quattro figli maschi, tutti ufficiali dei carabinieri.
Il papà è scomparso da 15 anni all'età di 63 anni. Il primo fratello è in congedo, ora agente SIAE di Agropoli, il secondo
è colonnello dei Carabinieri, il terzo magistrato (pm). Edmondo Cirielli è il quarto, oggi parlamentare, presidente della
Provincia e colonnello dei Carabinieri in aspettativa.
Gli studi
Edmondo Cirielli ha conseguito il diploma di maturità scientifica presso la Scuola Militare Nunziatella di Napoli.
Ha frequentato l'Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Ha conseguito la Laurea in
Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Parma, in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Salerno
e la Laurea specialistica in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna presso l'Università di Roma - Tor Vergata, ed è
Colonnello in aspettativa, per incarico parlamentare, dell'Arma dei Carabinieri.
Profilo politico
Nel 1995, nella circoscrizione di Salerno, è eletto Consigliere Regionale della Campania risultando, in assoluto, il
candidato più votato in tutta la Campania. Ricopre, durante la legislatura, l'incarico di Vice Capogruppo di Alleanza
Nazionale in Consiglio Regionale.
Nel 1996 aderisce ufficialmente alla componente Destra Sociale.
Nel 1997 costituisce a Salerno l'Associazione Culturale di Area – Destra Europea.
Nel 2000 è stato rieletto Consigliere Regionale risultando, questa volta, il primo eletto, in Provincia di Salerno e in
Campania, nelle liste di Alleanza Nazionale. Ricopre l'importante incarico di Questore al Personale dell'Ufficio di
Presidenza del Consiglio Regionale.
Il 13 maggio 2001, alle elezioni politiche, con 29.930 preferenze (40.9%) è eletto Deputato della Casa delle Libertà nel
collegio maggioritario di "Nocera Inferiore".
Nella XIV legislatura è stato componente della Commissione Giustizia e della Commissione Affari Esteri. Da ottobre 2003
al maggio 2006 ha ricoperto l'incarico di Vice Presidente del Gruppo di Alleanza Nazionale alla Camera dei Deputati.
Alle elezioni politiche del 2006 è stato rieletto Deputato di AN e dal giugno 2006 al 28 aprile 2008 è stato Segretario
della Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati e Vice Presidente del Gruppo Parlamentare di An alla Camera dei
Deputati.
Alle elezioni politiche del 2008 è stato rieletto Deputato del PDL e dal giugno 2008 è Presidente della Commissione
Difesa alla Camera dei Deputati.
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Intervista al presidente della Provincia Edmondo Cirielli
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Tratto da CavaNotizie.it n.42 del 21 Novembre 2009
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"La Provincia avrà grande attenzione per Cava:
finanzieremo il Millenario della Badia e il secondo e terzo lotto del trincerone ferroviario"
Gerardo Ardito
Il nostro viaggio nel mondo della politica continua con l'intervista ad un personaggio di spicco del mondo della politica
non solo locale: l'onorevole Edmondo Cirielli, parlamentare del Popolo delle Libertà e, dallo scorso maggio, presidente
della Provincia di Salerno.
Il sorriso cortese del presidente della provincia ci accoglie nel suo ufficio a Palazzo S. Agostino.
Onorevole Cirielli, a 4 mesi dalle elezioni, ha un quadro preciso della situazione? Cosa ha ereditato dalla precedente amministrazione?
"Il primo dato che viene fuori è il debito della Provincia di circa 7/8 milioni di euro fuori bilancio, mutui per oltre cento milioni di euro e promesse fatte con lettere dall'ex presidente di impegni finanziari non previsti dal bilancio, che non abbiamo potuto adempiere. Ma la cosa più grave è l'assenza totale, da anni, di una guida burocratica dell'ente. Ritengo che il presidente della Provincia e la giunta non debbano solo fare politica, ma guidare anche burocraticamente l'ente. L'impegno dei nostri dipendenti è assolutamente soddisfacente, ma necessitano di una guida. Rimettere in moto la macchina non è stato facile".
Dove sta già operando? E quali saranno le sue priorità?
"Mi sto impegnando molto sulle opere pubbliche, come da programma elettorale. Abbiamo sbloccato le opere pubbliche che la provincia aveva in campo: l'Aversana, la strada provinciale alternativa alla Piana del Sele, la Fondo Valle Calore, la strada provinciale alternativa alla Strada Statale 18 nell'agro nocerino sarnese, grazie all'assessore Feola e alla nuova amministrazione provinciale. Abbiamo messo in atto, tra le nostre priorità, una forte trasparenza amministrativa col protocollo elettronico. Come da programma abbiamo ridotto le spese, cominciando col ridurre del 30% tutte le spese correnti, risparmiando, per poter rinvestire in opere pubbliche, in particolare nella ristrutturazione delle scuole che sono tra le principali competenze della Provincia".
Quali sono state le maggiori difficoltà che ha incontrato finora?
"Oltre al malfunzionamento della macchina burocratica, naturalmente la crisi economica, la forte disoccupazione e l'incapacità della Provincia di essere protagonista nella lotta contro la crisi e quindi di essere in grado di produrre occasioni di sviluppo economico per dare lavoro ai giovani".
Si sa che le coalizioni portano quasi sempre a scelte obbligate nella formazione della squadra di lavoro in amministrazione. Ha trovato una vera intesa con la sua squadra?
"Con la squadra l'intesa l'ho trovata subito dal momento che l'ho scelta io, determinando non poche polemiche sul fatto che all'interno dei partiti ho selezionato io gli uomini che ritenevo di fiducia. Ognuno di loro nel loro settore è il migliore, migliore anche di me, che sono il loro presidente".
Il suo predecessore, Angelo Villani, ha sempre dichiarato di non aver fatto pesare la connotazione e il colore politico nell'intervenire in questo o quel Comune. Quanto incideranno le Sue decisioni nelle città dichiaratamente di sinistra?
"A differenza del mio predecessore, io oltre ad annunciarlo lo metto in pratica, vale a dire non tengo conto del colore politico. Villani, infatti, ha sempre trattato male molte amministrazioni del centro destra. Le uniche che trattava bene del centrodestra erano quelle rappresentate nel consiglio provinciale. Lui, come il centrosinistra, sono molto scorretti sul piano istituzionale".
Come parlamentare Lei si è fatto promotore di ben 23 proposte di legge come primo firmatario e di altre 77 come secondo firmatario. Un'attività molto intensa....
"Le manca un record: il Parlamento (Camera e Senato insieme) in quest' anno e mezzo ha approvato 15 leggi , tre delle quali sono a firma mia. Quindici leggi sono di iniziativa parlamentare, tutte le altre sono del Governo. Le tre leggi che portano la mia firma sono: quella che riguarda le celebrazioni del millennio della Badia di Cava de' Tirreni del 2011, il rifinanziamento della missione in Afghanistan e la revisione del limite di altezza per i congiunti delle vittime (orfani di caduti in Iraq ad esempio) aspiranti ad entrare nell'Esercito".
Oggi è presidente di una Provincia tra le più estese d'Italia. Come riesce a conciliare le due attività? Quella di presidente alla Provincia e quella di parlamentare?
"Sento continuamente dire da tanti dipendenti della Provincia che non hanno mai visto un presidente così presente. Lavoro circa 10 ore al giorno a Palazzo in Provincia per 3 /4 giorni la settimana poi ci sono le visite istituzionali. Oggi per esempio, sono in Provincia dalle 8,00 (ndr sono le 16,00), ho due visite esterne per inaugurazioni e una cena istituzionale. Non finirò prima di mezzanotte. Lavoro in media 15/16 ore al giorno".
Nel suo immaginario, che opinione hanno di lei i suoi concittadini (della Provincia)?
"Credo che abbiano un'immagine di me in parte reale, in parte falsata".
Cosa intende dire?
"I giornali mi hanno sempre dipinto come una persona dura, spigolosa, che da' subito battaglie o guerre. In parte è anche vero. Sicuramente sono una persona con principi molto radicati e fermi, amo parlare con chiarezza, il ché a volte in politica è scambiato per spigolosità. I politici in genere sono abituati a non dire quello che pensano, non penso sia questa la diplomazia. Esprimere con garbo e chiarezza il proprio pensiero per me è una virtù. Il fatto che sono un militare (ndr Colonnello dei Carabinieri) è visto da alcuni come aspetto negativo. Immaginano che in caserma si viva in maniera autoritaria. E' falso. In genere in caserma i primi a dover rispettare le regole sono i superiori. La vita da caserma è una vita di regole che valgono per tutti. La vita in politica è caratterizzata da una sola regola: "non ci sono regole". Credo quindi che sia molto più equilibrata e democratica la vita scandita da regole che valgono per tutti, che l'anarchia che vige in politica".
Cosa le piacerebbe trasmettere alla gente?
"La migliore definizione che amo dare di me è che sono un patriota. Ho sempre creduto nella patria, come ora nella mia piccola patria, la mia comunità provinciale. Sentivo di dover difendere la mia patria da militare come sento di dover difendere la mia provincia ora. Riconosco che ho tanti difetti, ma se sbaglio, sbaglio in buona fede".
Cava ha inaugurato il 24 ottobre la mostra su Giorgio De Chirico, anche grazie al contributo della Provincia di Salerno. Cava continuerà ad avere il suo sostegno a favore della cultura anche in futuro?
"Cava non è soltanto la seconda città della provincia di Salerno, è anche la mia città. Umanamente mi sento molto vicino a Cava. Naturalmente non faccio sperequazioni tra Cava e altre parti della provincia, ma bisogna tener conto che a Cava c'è l'evento del Millenario della Badia del 2011 che non riguarda solo la città. L'abbazia benedettina è un patrimonio dell'umanità, che appartiene quindi a tutta la provincia. Ci sarà un grosso intervento finanziario a favore di Cava. Il fatto che a Cava ci sia un sindaco di un'altra parte politica non cambia il mio impegno amministrativo a favore della città, ovviamente vale per Cava, ma anche per qualsiasi altro Comune. I soldi della Provincia devono essere gestiti dalla Provincia. Non daremo contributi a pioggia a nessuno e unicamente secondo un disegno preciso, nel rispetto della nostra autonomia.".
Quali saranno i benefici per Cava della legge sul Millennio?
"Se economicamente tutti gli enti faranno la loro parte, come farà anche la Provincia in maniera cospicua e certamente anche la Regione, oltre a un recupero architettonico, sociale, culturale e storico, ci sarà anche un ritorno turistico che, speriamo, sia anche ampio e permanente, così da implementare quel turismo religioso che per noi può essere altra fonte importante per tutta la provincia. Non dimentichiamo quanto abbiamo: la Basilica di S. Alfonso De Liguori a Pagani, il Duomo di Amalfi, il Duomo di San Matteo e le sue reliquie a Salerno. Non dimentichiamo che, anche nel Cilento c'erano ampi possedimenti dell'Abbazia di Cava. La stessa S. Maria di Castellabate porta quel nome perché era la città del castello dell'abate di Cava.
A S. Maria di Castellabate c'è, infatti, ancora un castello bellissimo che è di proprietà della Badia di Cava. Per questi motivi ho voluto facesse parte del comitato per il millennio il presidente del parco del Cilento Amilcare Troiano. Auspichiamo che tutta la Provincia possa beneficiare quindi della legge sul Millenario della Badia di Cava".
Quali sono le opere che ha in programma la Provincia a Cava nel corso del suo mandato?
"L'opera fondamentale che riguarda Cava, di cui ho già chiesto il finanziamento come provincia alla Regione, è il secondo e terzo lotto del trincerone ferroviario. Non è un'opera importante solo per la città. Cava oggi è caratterizzata da un imbuto di traffico, che rappresenta anche un problema ambientale. L'opera che il Comune di Cava ha realizzato col primo lotto è importante, ma non incide sulla viabilità se manca la costruzione del secondo e terzo lotto, che collegherebbero l'autostrada di Vietri (dall'uscita) con l'autostrada di Castel S. Giorgio. La nuova strada è straordinaria e strategica per i collegamenti per tutta la provincia ma in particolare per Salerno Nord. Per la primavera dovremmo portare a compimento la realizzare del primo tratto Cava-Nocera Superiore, dove hanno preso il via i lavori (ndr da via Cesareo a S. Lucia, all'altezza del nuovo opificio Di Mauro). Sempre in primavera, ad opera del Comune, saranno portati a termine i lavori in Zona Tengana (ndr tra Molina e Cava) fino al centro Cava (stazione ferroviaria), ai quali seguirà il collegamento dalla stazione verso S. Lucia. L'intera infrastruttura vale tra i 40 e 50 milioni di euro, che abbiamo chiesto come Provincia alla Regione. È un'opera per noi prioritaria, che siamo sicuri sarà finanziata".
E su Nocera cosa avete previsto?
"Intanto la variante 18 riguarda anche Nocera.
Su Nocera la Provincia interverrà su una ristrutturazione adeguata dei licei".
Una strada alternativa alla stataleda Cava ad Angri. Il progetto della Pedemontana
"Intanto - ci dice il presidente Cirielli - c'è un'altra opera strategica di cui però intendo parlare, ma con tutta la
prudenza del caso, finché non sarà messa in cantiere. Si tratta di una strada alternativa alla statale. Si chiamerà
'Pedemontana' e permetterà di arrivare da Cava fino ad Angri. Attualmente è solo un progetto che intendiamo inserire
nel piano triennale delle opere.

Ci indicherebbe il percorso della Pedemontana?
"Partirebbe dalla zona di San Martino di Cava, andando ad ovest dell'autostrada. Pedemontana, quindi sotto le montagne, per chi intende andare al Valico di Chiunzi, eviterebbe il passaggio per S.Egidio e Corbara, superandole e arrivando così fino ad Angri".
Che fine ha fatto il progetto della strada che collegherebbe Cava con Tramonti? Un sogno o realtà?
"Si tratta di una strada che costerebbe un miliardo di euro a chilometro".
Un'utopia quindi?
"Un'opera che per ora possono realizzare solo i privati. Un'opera che certamente avrebbe un senso, ma che allo stato attuale...".
"A proposito di privati. Secondo il sindaco De Luca anche il progetto del Crescent di Salerno verrebbe realizzata con soldi dei privati...
"Non entro nel merito".
E come cittadino cosa pensa?
"Come cittadino mi sembra un'opera eccessivamente aggressiva per l'urbanistica e la paesaggistica della città di Salerno. Ma il sindaco ha vinto le elezioni., ho rispetto dei ruoli. E' di sua competenza".
Sfera personale
Le sue origini sono di Nocera Inferiore...
"Mio padre era di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Ufficiale dell'esercito, venne a Nocera negli anni '50. Mia madre è di Nocera da tante generazioni. Io sono nato a Nocera Inferiore nella caserma Libroia".
Quanto c'è di Nocera in Lei e quanto di Cava...?
"Nocera è la mia città, sono nato lì, anche se ho scelto di vivere a Cava, una città che mi ha accolto bene. I miei figli sono nati e cresciuti a Cava".
E la sua signora, Mariarosaria?
"Mia moglie è napoletana, del Vomero-Posillipo, anche se cresciuta a Roma".
Come e quando decise di entrare nell'Arma dei Carabinieri?
"Volevo fare il militare. L'esercito negli anni '80 non era molto considerato alla 'Nunziatella' che frequentavo. L'Arma dei Carabinieri era ambita, anche se in realtà desideravo entrare nell'esercito. Se fossi stato in America mi sarei arruolato nei Marines".
Come maturò l'idea di entrare in politica?
"Da ragazzo avevo simpatia per il Movimento Sociale, mio fratello era nel partito a Salerno, io mi trovavo ad Amalfi dove facevo il capitano. Mi fu chiesto di candidarmi alla Camera dei Deputati nel '94, nel collegio Cava-Costa amalfitana. Ebbi 18 mila voti, arrivai secondo, con voti di lista, ma non fui eletto; l'anno dopo mi candidai alle regionali e con 16 mila voti di preferenza fui eletto (il più votato di tutto il consiglio regionale della Campania). Nel 2000 venni rieletto consigliere regionale... Nel 2001, alle elezioni politiche, con 29.930 preferenze venni eletto deputato della Casa delle Libertà nel collegio maggioritario di Nocera Inferiore".
Che ruolo ha avuto sua moglie sulle sue decisioni in politica e professionali?
"Lei è molto rispettosa della mia autonomia e non ama la politica, anche se è una mia elettrice convinta. E' un tipo schivo, che ama la riservatezza, la tranquillità. Avrebbe preferito però che io continuassi a lavorare nell'Arma anziché in politica".
Lei ha due bambini. Un genitore, immancabilmente, vede proiettati i propri ragazzi nella professione o nel mestiere che esercita. Lei quale futuro immagina per i suoi ragazzi?
Li preferirebbe nei Carabinieri o in politica?
"Sono molto liberale, dovranno essere loro a trovare la loro strada... Però il primo lo vedrei bene come carabiniere, il secondo lo vedrei bene come politico. Ma credo che alla fine nessuno dei due farà né il carabiniere né il politico. Ma il secondo veramente sarebbe un buon politico..."
Ha preso da suo padre?
"No, io sono un militare!"
Se accettasse il mio invito a pranzo cosa gradirebbe?
"Amo la carne alla brace, la braciola al sugo e la cioccolata".
Se le proponessero una vacanza.. dove?
"In costiera Amalfitana".
Troppo campanilismo...
"La nostra costiera è unica. Beh, se lei mi chiede in quali paesi esteri le rispondo: paesi nordici, l'Islanda, la Scozia...che tra l'altro non ho mai visto"
E' religioso?
"Sì. Sono cattolico, credente, ma non sono un praticante assiduo, anche se per il mio ruolo istituzionale vado molte volte in chiesa. La mia posizione è più da crociato che da prete".
Pratica sport? Quale è il suo sport preferito?
"Da giovane ho praticato sci, equitazione... Tempo fa andavo in palestra, ora non trovo più il tempo".
E' tifoso della Cavese o della Nocerina?
"Da ragazzo ero tifoso della Juve, oggi - spesso invitato da Antonio Fariello - seguo la Cavese, ma anche la Salernitana. Ovunque vengo invitato partecipo. Tifo per il mio territorio".
E per la Nocerina?
"Non mi hanno ancora invitato. Quando mi inviteranno ci andrò".
Ama gli animali? Ne ha in casa?
"Ho cinque cani, avevo anche un gatto che è scappato via. Sono anche nel gruppo animalista della Camera, lo ero anche quando il presidente era una Verde. Però sono a favore della caccia, che ritengo un'usanza antica , tradizionale. Non sono un cacciatore ma rispetto lo spirito tradizionalista e anche ambientalista di molti cacciatori".
Cosa sogna per la Provincia di Salerno?
"Tornare ad essere grandi. La nostra è una delle più belle e grandi province, come territorio e come storia delle province d'Italia. Oggi nella classifica del Sole 24 Ore, per reddito, siamo 93esime su 103. La nostra provincia ha certamente le potenzialità di essere tra le prime. Una produzione agricola di qualità straordinaria, un patrimonio architettonico, archeologico, paesaggistico artistico e culturale incredibile. Riportare la nostra provincia agli antichi splendori".
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