Muore Consiglia, la first lady dello storico sindaco Abbro
I parenti la ricordano come una donna dolce, discreta e intelligente
Flavia Bevilacqua
Sabato 13 giugno, in tarda serata, si è spenta all'età di 87 anni, Consiglia De Nicola, vedova di Eugenio Abbro, storico
sindaco di Cava. La notizia è rimbalzata di angolo in angolo della città, evocando nei cavesi epoche e ricordi lontani.
Figlia unica di una stimata famiglia di Nocera Inferiore, la giovanissima Consiglia s'innamora di Eugenio Abbro, suo
cugino di primo grado. Dopo una dispensa papale, i due giovani si sposano. La sposa aveva solo 21 anni. Il sorriso
aperto e dolce che aveva affascinato il giovane Eugenio l'accompagnò per tutta la vita. La signora Consiglia divenne
l'approdo sereno per ogni problema della famiglia, arricchita dalla nascita di quattro figli: Luigi, Annabella, Francesca
e Giovanni.
Vissuta in un ambiente dove la politica era uno degli argomenti quotidiani, Consiglia De Nicola sostenne ed incoraggiò
l'impegno e l'attività del marito, del quale divenne confidente e consigliera discreta, restando sempre fuori dalla scena
politica. Ottima cuoca, fino alla fine ha voluto riunire, come sempre per il pranzo domenicale, tutti i suoi cari intorno
al grande tavolo, testimone muto di una vita trascorsa a donare attimi di dolcezza e tranquillità, non solo alla sua
grande famiglia ma anche a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di godere della sua amicizia o semplicemente di
conoscerla. Si racconta di cene improvvisate e gustosissime allestite con maestria e gentile pacatezza in piena notte,
anche per 20 commensali, ospiti inaspettati del marito. A parlarci di lei sono la figlia Anna ed il genero Giuseppe
Colombo: "In famiglia noi tutti la chiamavamo 'mammina'". Dice di lei Giuseppe: "Mia suocera sapeva essere una mamma
per tutti, la sua presenza, la sua discrezione e la capacità di affrontare ogni problema con la giusta serenità infondevano
sicurezza. Credo che in lei si possa ben identificare la massima che recita Dietro ogni uomo importante c'è una donna
importante . Ci manca molto!"
"Mia madre - ci racconta la figlia Anna - è stata una donna coraggiosa ed animata da una grande forza interiore,
ma la perdita del marito nel 2001 ed in seguito di mio fratello Luigi hanno minato il suo spirito ed il suo fisico.
Anche dopo questi gravi lutti ha voluto restare nella casa di famiglia in località Petrellosa, dove abitava con mio
fratello Giovanni. A seguirla fino alla fine con dedizione filiale e capillare professionalità, è stato mio cognato dott.
Ciro Armenante, che nulla ha risparmiato per contrastare l'inevitabile. L'insegnamento che nostra madre ci ha lasciato
e che ha guidato noi tutti è l'unione familiare e la discrezione con la quale va protetta".
Come ogni rampolla di buona famiglia di un tempo, la signora Consiglia giovanissima era stata avviata all'arte del ricamo,
che era diventato il suo hobby , la sua pausa creativa e rilassante che la nipote Cecilia Colombo ricorda con tenerezza
ed orgoglio.
"Era capace di ideare con il ricamo chicche, ormai rare, di questa antica arte. Mia nonna era una donna fantastica,
una grande lezione di vita che ho ricevuto da lei è stata la grandezza di una tranquilla disponibilità e di una enorme
apertura mentale che le consentiva di accogliere le tante situazioni della vita, sempre con praticità ed un sorriso
rincuorante. In questo spero e sarei fiera di somigliarle".
Il 13 luglio alle ore 19,00 verrà ufficiato il trigesimo della scomparsa presso la parrocchia S. Maria Madonna Dell'Olmo
a Cava.
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