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Carabinieri
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L’ascesa ai vertici dell’Arma dei Carabinieri della cavese Scarabino
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[06 11 2013 ]
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Livio Trapanese
Cava de’Tirreni e la Regione Campania, dal 25 agosto scorso, possono annoverare fra i loro
figli diletti una gentil donna: il Maggiore Sandra Scarabino, Ufficiale Superiore
dell’Arma dei Carabinieri, la quale, sin dai banchi di scuola, si è sempre distinta.
La giovane studentessa Sandra Scarabino, nel 1991, presso il nostro storico Liceo Statale “Marco Galdi”, col massimo dei voti (60/60), conseguì la maturità classica e per confermare la sua innata dedizione allo studio, rivolse la sua attenzione verso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Fisciano-Salerno, aggiudicandosi, nel 1998, un voto di tutto rispetto: 110/110 e lode. La sua esperienza didattica la vide impegnata nel Master di Diritto Pubblico, presso la cattedra di Diritto Pubblico Generale della medesima facoltà, e la Specializzazione presso la Scuola di Specializzazione in “Economia e Diritto dell’Amministrazione Pubblica” (III edizione) presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università salernitana, attribuendosi la votazione di 50/50 e lode.
Sino al 2008, l’avvocato Sandra Scarabino è stata iscritta al Consiglio dell’Ordine Forense di Salerno e con decorrenza 25 agosto 2013 è stato promosso al grado di Maggiore dell’Arma dei Carabinieri; Responsabile Legale e Contenzioso della Società Difesa Servizi SPA, in house del Ministero della Difesa, ma prima ancora ha svolta la delicata mansione di Capo della Sezione Giuridico-Amministrativa della Direzione di Amministrazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Le sue mansioni l’hanno vista membro di comitati di controllo (Steering Committee per il Progetto Europeo EUPST 20011-2013 – membro del Financial Group) e gruppi di lavoro internazionali, in ambito di accordi internazionali e contratti europei tra l’Arma dei Carabinieri e le istituzioni dei Paesi europei e la Commissione Europea, ma anche membro del Gruppo di Studio istituito dal Comandante Generale dell’Arma per la ricerca di Fondi europei, diretti ed indiretti, per il finanziamento delle attività dell’Arma dei Carabinieri. Elencare l’attività lavorativa, le pubblicazioni e gli articoli sin’ora scritti dall’autrice, coautrice e articolista Scarabino sarebbe un’opera quasi impossibile, ma non possiamo non segnalare che sul quotidiano scientifico d’informazione giuridica “Altalex”, il cavese Maggiore dei Carabinieri Sandra Scarabino, che ha un’ottima conoscenza delle lingue inglese e tedesco, ha scritto anche: “Sul crocifisso nelle aule scolastiche”.
La Città di Cava de’ Tirreni è fiera d’avere una “sua figlia” in ascesa versa le vette apicali della fedele e gloriosa Arma dei Carabinieri.
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Tratto dal CavaNotizie.it n.40 del 2 Settembre 2009
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A colloquio col comandante della Stazione dei Carabinieri
di Cava de' Tirreni, il Luogotenente Paolo Mannino
Gerardo Ardito
Incontriamo il Luogotenente Paolo Mannino, comandante della Stazione dei Carabinieri di Cava de' Tirreni, negli uffici
della Compagnia dei Carabinieri di Nocera Inferiore.
Il Luogotenente Mannino è nato 42 anni fa a Palermo, ha seguito la scuola sottufficiali a Velletri e a Firenze. Prima
di raggiungere Cava, ha prestato servizio a Salerno al Pronto Intervento e poi alla stazione di S. Cipriano Picentino.
Nel 2002 il Luogotenente Paolo Mannino è subentrato all'ex comandante di Cava Luogotenente Giuseppe Ricchimuzzi,
attualmente in servizio al Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente (ex NOE) di Salerno.
Al comandante Luogotenente Paolo Mannino chiediamo: Dal suo insediamento a Cava qual è stato il suo momento migliore
e quello peggiore vissuto nell'Arma? "I momenti peggiori preferisco dimenticarli, quello migliore risale a
circa 10 mesi fa quando, allertati da una telefonata, riuscimmo a salvare dal suicidio un giovane nei pressi della
Badia di Cava. Se fossimo giunti pochi istanti dopo non ce l'avremmo fatta. L'uomo pendeva con una corda al collo...
Lo salvammo in extremis".
Ritiene che il problema "spaccio e uso di sostanze stupefacenti" sia particolarmente rilevante a Cava?
"Non più di quanto non lo possa essere nei comuni vicini. Ma il dato fondamentale che emerge dai nostri interventi sul
territorio cavese è che i cavesi interessati al fenomeno, per la maggior parte, non sono dediti allo spaccio, ma all'uso
di sostanze stupefacenti. Gli spacciatori per lo più provengono dal napoletano anche se alcuni locali ne acquistano
più del dovuto non solo per consumarlo per uso personale. Al fine di contrastare il fenomeno sono frequenti i nostri
controlli sugli autobus, sui treni e nei luoghi di aggregazione. Ai controlli abbiamo appurato, nella maggior parte
dei casi, che i giovani cavesi erano in possesso di droghe per uso personale".
Quindi uso, non spaccio... Quale tipo di sostanze riscontrate durante i controlli?
"Soprattutto marijuana ed hashish, mentre cocaina ed eroina in quantità più limitata anche se in continuo aumento".
Sono frequenti le vostre segnalazioni di giovani cavesi...
"Sì, ma si tratta per lo più di casi già segnalati. Ma ci preme informare che l'uso di sostanze stupefacenti, come
l'uso smodato di bevande alcoliche, oltre che danneggiare l'organismo, determinano l’eventuale ritiro della patente
ed il sequestro dei mezzi di locomozione (auto e moto) ciò a seguito delle segnalazioni alle autorità competenti,
nonchè diverse sanzioni amministrative, con conseguente handicap anche nella partecipazione a concorsi".
Desta problema il fenomeno immigrazione a Cava?
"Assolutamente no"
Quali caratteristiche ha riscontrato nei cavesi?
"La loro disponibilità, la mitezza e un livello culturale molto alto"
Ci colpisce la determinazione del Luogotenente Paolo Mannino, ma anche la disponibilità, la cordialità ed il sorriso,
che ne fanno una persona squisitamente comunicativa.
Un carabiniere sui generis, di cui certamente la città va fiera.
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Tratto dal CavaNotizie.it n.40 del 2 Settembre 2009
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Intervista al Tenente Colonnello Cagnazzo,
Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Nocera Inferiore
"L'Arma per me è come l'aria che respiro... Questione di famiglia!"
Flavia Bevilacqua
Al Maggiore Massimo Cagnazzo, 38 anni, già da alcuni anni a capo della Compagnia Carabinieri di Nocera Inferiore
è stata conferita di recente la nomina di Tenente Colonnello.
Il neo Tenente Colonnello Cagnazzo è protagonista di una brillante carriera. Nel 1985, all'età di 14 anni, entra
nella Scuola Militare Nunziatella di Napoli, successivamente nel 1989, a 18 anni, nelle fila degli allievi
dell'Accademia Militare a Modena. La scelta rappresenta non solo un suo desiderio, ma anche la realizzazione della
tradizione di famiglia. Tra i suoi avi l'ex cadetto Cagnazzo annovera un nonno maresciallo dell'Arma, classe 1894
(deceduto all'età di 98 anni); suo padre, Domenico Cagnazzo, è Generale in congedo e due suoi fratelli Salvatore e Fabio
sono ufficiali. Fabio Cagnazzo (suo gemello) è Tenente Colonnello dell'Arma dei Carabinieri presso il Nucleo
Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna ed ex allievo della scuola militare ‘Nunziatella' a Napoli.
Salvatore Cagnazzo è Tenente Colonnello e comanda il Reparto Operativo Carabinieri di Roma.
Dopo una pluriennale esperienza di servizio a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, piccolo centro urbano
ai piedi dell'Aspromonte, l'ufficiale Massimo Cagnazzo approda a Nocera Inferiore. Titoli ed onorificenze sottolineano
il suo percorso che, nell'agro nocerino-sarnese, ha lasciato significative tracce di acume e dedizione. Basta ricordare
la rapidità delle indagini culminate nell'arresto dei responsabili della morte del Tenente Marco Pittoni, avvenuta
nel giugno del 2008. In quella occasione furono numerosissimi gli attestati di solidarietà provenienti da tutta Italia.
Alto, slanciato, sguardo fermo ed espressione decisa, tranne ad illuminarsi per un breve sorriso, il Tenente Colonnello
Cagnazzo ci parla della sua scelta di entrare a far parte dell'Arma dei Carabinieri. "L'Arma, per me è stata
come l'aria che respiriamo. Non credo di essermi mai trovato ad un bivio per scegliere il mio futuro. Il motivo reale
che ha dato la spinta verso questa scelta è stata la diversificazione delle situazioni che rappresenta un elemento
implicito nella nostra attività. La stessa criminalità organizzata si distingue per alcune peculiarità strutturali e
concettuali, a seconda dei territori e delle realtà in cui si sviluppano. Il rapporto umano sul territorio, la
consapevolezza dei reali valori umani e la collaborazione della popolazione per la quale si opera, sono stati ottimi
stimoli per credere nel mio futuro nell'Arma.
Ho sempre perseguito un obiettivo -continua il Colonnello Cagnazzo- fare in modo che la figura del Carabiniere
non venga recepita come il ‘nemico' ma, qual è, ovvero come un tutore della sicurezza fisica e morale".
In riferimento alla droga, grave problema emblematico della nostra società, il Colonnello esprime così la sua opinione:
"Ritengo che la strada più produttiva, per il conseguimento di risultati positivi, sia anche quella che vede
contrastare la domanda. L'informazione corretta sulle conseguenze psico-fisiche, civili e amministrative dell'uso di
stupefacenti deve essere continua, capillare e soprattutto rivolta ai giovani sin dalla scuola primaria e secondaria,
perché è acquistando che si vanno a rimpinguare le casse della criminalità, specie quella organizzata. In proposito,
siamo attivi sul territorio con corsi d'informazione che si integrano al percorso didattico di tutti gli istituti
scolastici, in cui operiamo con periodicità".
Negli ultimi anni il mondo della fiction si è impossessata delle divise dei Carabinieri, rappresentando l'universo
dell'Arma nelle più svariate sfaccettature; chiediamo fin dove quelle rappresentazioni televisive abbiano attendibilità
con la realtà. "La sinergia che si è creata nell'ambito della Compagnia e l'impegno di ognuno, che rende
possibile il conseguimento di molti esiti positivi, sono i due elementi che accomunano la realtà e la fiction. Le
modalità operative, invece, presentano delle contraddizioni dovute ai tempi e all'adattamento televisivo".
Sposato con due bambini, il Tenente Colonnello Cagnazzo dotato di una innata riservatezza, alla nostra domanda se tra
i due figli ce ne sia già uno predisposto a seguire, nel futuro, le orme della famiglia, ha risposto con tenerezza
paterna: " Mio figlio vuole fare il notaio perché ritiene che, secondo un suo pensiero ancora infantile, sia
un lavoro poco faticoso. Per quanto si riferisce alle future scelte costruttive e lavorative dei miei figli, mi limiterò
a dare dei consigli solo se richiesti e mi atterrò al concetto del libero arbitrio rispettando le loro scelte".
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Tratto dal CavaNotizie.it n.40 del 2 Settembre 2009
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Ecco come è strutturata la Compagnia dei Carabinieri di Nocera Inferiore
Reati predatori in diminuzione del 30%
Maggiore partecipazione dei cittadini alla sicurezza
Gerardo Ardito
Nella giurisdizione della Compagnia dei Carabinieri di Nocera Inferiore rientrano: Cava de' Tirreni, Nocera Inferiore
e Superiore, Pagani, Sarno, Angri, Scafati, S. Valentino Torio, S. Marzano, S, Egidio e Corbara.
La Compagnia dei Carabinieri di Nocera Inferiore è composta, inoltre, dal Nucleo Operativo e Radiomobile con un Pronto
Intervento H24 che svolge attività di prevenzione dei reati ed una Aliquota Operativa che svolge attività investigative
ad ampio livello su tutto il territorio in simbiosi con le Stazioni Carabinieri dipendenti. Ogni giorno gli uomini
del Tenente Colonnello Cagnazzo, nell'offrire la massima disponibilità ai cittadini, perseguono un solo obiettivo:
garantire alti livelli di efficienza di sicurezza mediante il binomio prevenzione-repressione. Ogni anno sono circa
700 gli arresti portati a termine in tutto l’Agro Nocerino Sarnese.
Grande opera di contrasto al crimine organizzato è stato attuata in questi ultimi anni, con la lotta allo spaccio degli
stupefacenti, alle estorsioni, all'usura e ai reati predatori (rapine, furti e scippi), di cui si registra una
diminuzione di circa il 30% per la forte azione operata dai Carabinieri, dalle altre forze dell'ordine e ad una sempre
maggiore sicurezza partecipata dei cittadini anche attraverso segnalazioni e videosorveglianza.
"Particolare attenzione è dedicata alla sensibilizzazione dei giovani nelle scuole, messe in atto attraverso un piano
di educazione rivolto soprattutto alle scuole medie e medie superiori - ci dice il Tenente Colonnello Massimo Cagnazzo
- Sono stati finora coinvolti istituti di tutte le città che rientrano nella nostra giurisdizione, in particolar
modo con visite guidate in caserma. Colgo l'occasione per invitare i direttori didattici e presidi a contattarci per
aderire al nostro piano di educazione".
Qual è il suo appello ai cittadini?
"I processi non si fanno senza testimoni, abbiamo necessità della collaborazione della gente; è grazie alla gente
comune che abbiamo sventato furti, rapine e altri crimini importanti" .
Il Tenente Colonnello Cagnazzo ci informa che è possibile oggi, in casi eccezionali, anche formulare denunce via
internet a mezzo del sito www.carabinieri.it e ci ricorda di non esitare nel formulare il 112 per ogni emergenza.
I Carabinieri, al servizio dei cittadini, offrono un servizio d'ascolto 24 ore su 24.
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