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Categoria: Politica

A Cava vince Cirielli ma il centrosinistra tiene

Le elezioni regionali del 23 e 24 novembre hanno visto una schiacciante vittoria di Roberto Fico dei 5 Stelle, ex Presidente della Camera dei Deputati, che capeggiava un’ampia coalizione detta di campo largo, contro Edmondo Cirielli, esponente del governo Meloni, con la coalizione di centrodestra. Fico ha riportato a livellonale 1.286.188 voti pari al 60,63 %, mentre Cirielli solo 757.836, pari al 35,73. Ma a Cava de’ Tirreni la situazione si è ribaltata perché Cirielli supera Fico di poco 10.598 voti pari al 49,70 % contro 9.832 pari al 46,10%. Va detto che però, in generale, il centrosinistra ha retto a Cava de’ Tirreni l’urto di una destra agguerrita, capeggiata da un esponente, Cirielli, cavese di adozione. Infatti se si sommano i voti di Fico a quelli di Granato, candidato presidente di Campania Popolare la distanza si abbassa a 10.440 voti al centrosinistra contro 10.598 del centrodestra. Non è andata bene, però, per nessun candidato cavese al Consiglio Regionale, nessuno è stato eletto. Prende più voti in assoluto la candidata di Fratelli d’Italia Annalisa Della Monica, 2941, superando Nunzio Senatore che si ferma a 2873, e realizzando un vero exploit a livello provinciale, arrivando a 11.123 voti. Alessandro Schillaci candidato nella lista Cirielli Presidente, prende complessivamente nella circoscrizione 1213 voti, di cui 401 a Cava. I candidati dell’area di centro sinistra erano ben 5. Filomena Avagliano di Campania Popolare, Granato Presidente, che ha avuto un ottimo risultato nella sua lista, è stata la più votata a livello di circoscrizione con1.033 voti, di cui 261 a Cava. Questa lista non ha eletto nessun consigliere nella Regione perché non ha raggiunto il quorum stabilito dalla legge elettorale. I candidati a sostegno di Fico a Cava erano quattro, che se pur in competizione tra di loro, hanno comunque tirato la coalizione facendole reggere l’urto del candidato presidente Cirielli, cavese di adozione. Antonella Garofalo, candidata con la lista Avanti, totalizza 2.050 voti nella circoscrizione di cui 724 a Cava. Questa lista ha eletto un consigliere regionale Andrea Volpe, con 17.305 voti, già consigliere nella precedente consiliatura. Giuseppe Benevento, candidato nella lista 5 Stelle, ottiene 1.084 voti a livello provinciale di cui 612 a Cava. Questa lista non ha eletto nessun consigliere regionale a Salerno. Armando Lamberti, candidato nella lista Casa Riformista ha 598 voti nella provincia di cui 190 a Cava, questa lista non ottiene nessun consigliere regionale a Salerno. Nunzio Senatore è il più votato nel centro sinistra a Cava, candidato nella lista A Testa Alta, ottiene in totale 3.567 voti di cui 2873 a Cava. Questa lista ha eletto un consigliere, Luca Cascone con 20.877 voti, già consigliere nella precedente consiliatura. Molti si sono chiesti in questi giorni perché nessun cavese sia stato eletto. La risposta è semplice, con la legge elettorale proporzionale pensare di essere eletti con i voti di Cava de’ Tirreni è un’ingenuità. Tutti gli eletti hanno rastrellato voti in tutti i comuni o quasi, hanno cioè costruito una rete di relazioni, di contatti, di interessi, di punti di riferimento che hanno consentito il salto di qualità. Cava de’ Tirreni, ormai da anni si chiude sempre più nella valle e ha difficoltà ad interagire con le realtà esterne. L’unica a pendere voti in tutta la provincia è Annalisa Della Monica, che, anche se non eletta, ha sicuramente beneficiato di una rete di partito, quella di Fratelli d’Italia, che l’ha sostenuta. Nessuna donna è stata eletta al consiglio regionale a Salerno. E in tutta la Regione le donne sono una esigua minoranza, 8 su 50 consiglieri, meno anche della tornata precedente quando le donne erano 11. Un ragionamento a parte si può fare sul senso che questo voto ha sulle prossime comunali che si terranno nella primavera del 2026. Sicuramente il dato è confortante perché indica una strada da percorrere. Per competere con la destra bisogna realizzare una coalizione ampia, un campo largo cavese, che si ponga in modo chiaro all’elettorato, senza ambiguità come quelle derivanti dall’attuale coalizione che sostiene Servalli che vede esponenti di Forza Italia in giunta e in maggioranza. Molto dipenderà dal candidato sindaco, perché si sa che nella scelta del cittadino è determinante. Deve essere affidabile, competente, in grado di governare una macchina amministrativa travolta da troppi scandali, con un programma che dia risposte anche alle crescenti difficoltà economiche di una città che si impoverisce, come del resto tutto il paese Italia. Riteniamo però che la trasposizione di questo risultato sulle comunali è semplicistico per diversi motivi. Sicuramente un elemento fondamentale va tenuto presente, ed è il numero dei votanti. Queste elezioni hanno visto una notevole contrazione dell’elettorato a Cava come in tutta la Regione, ha votato infatti solo il 48,70%, meno della metà del corpo elettorale, mentre nelle comunali del 2020 votò il 71,37 dei cavesi. E’ molto probabile che alle prossime comunali voterà qualche migliaio di cavesi in più, ed è difficile sapere quale sarà il loro orientamento.

Crisi al Comune, maggioranza in frantumi

Ormai in città non si parla d’altro, al Comune si vive una profonda crisi amministrativa, e la questione più dibattuta è se questa volta Servalli andrà a casa, se cioè si andrà verso lo scioglimento del Consiglio Comunale e le elezioni anticipate. Servalli sembra non avere più la maggioranza minima dei consiglieri comunali che è di 13 voti, essendo il Consiglio composto di 25 componenti, compreso il Sindaco.

Cava de’ Tirreni perde abitanti, scende sotto i 50mila

L’Italia tra 20 anni avrà 5 milioni di abitanti in meno

Cava de’ Tirreni perde abitanti ed è ormai sotto la fatidica soglia dei 50mila residenti, anche se mantiene ancora il primato di seconda città della provincia dopo il capoluogo, ma la notizia infiamma la polemica politica nei confronti dell’amministrazione Servalli. Ad alzare i toni ci pensano Raffaele Giordano, candidato sindaco in pectore del centrodestra per le prossime elezioni, ed esponenti del gruppo Cava Sia che fa capo al consigliere comunale Eugenio Canora. Abbiamo approfondito il tema con dati alla mano per capire esattamente di cosa stiamo parlando, ed emerge un fatto incontestabile, e cioè che Cava è in linea con il calo demografico che riguarda tutta Italia e tutta la provincia di Salerno.

La Pergamena Bianca al Velodromo

Gli Sbandieratori Città della Cava, il più antico gruppo cavese di bandiera, fondato nel 1969 da Luca Barba, per rievocare le vicende della consegna della Pergamena in Bianco dal re Ferrante di Aragona al sindaco di Cava Onofrio Scannapieco nel 1460, hanno tenuto il 31 agosto, nell’area del Velodromo di via Ido Longo, una rappresentazione teatrale diretta da Andrea Carrano.

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Martedì, 30 Dicembre 2025 -
AT Accademia Musicale Talenti
CAVA DE' TIRRENI
FRIMM Cava de' Tirreni

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