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La giunta Servalli senza maggioranza

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Venti di crisi a Palazzo di Città. Dopo la decisione dei due consiglieri di Azione, Federico De Filippis e Franco Manzo, di uscire dalla coalizione di centrosinistra, il sindaco Vincenzo Servalli ha perso la maggioranza in consiglio comunale, dove ora può contare solo su 11 voti su 25, due in meno del necessario. Non si va alla sfiducia e alle elezioni anticipate solo perché i 14 consiglieri che non appoggiano la giunta sono di colore politico diverso e hanno obiettivi contrapposti. Infatti i sette voti del centrodestra, a cui si aggiungono i due consiglieri della Fratellanza di Luigi Petrone, non sono sommabili ai cinque fuoriusciti dallo schieramento del sindaco.

Servalli, però, continua a perdere pezzi. Questa volta a prendere le distanze dalla sua giunta sono stati i due consiglieri di Azione, dopo le disastrose elezioni provinciali in cui il candidato del centrosinistra De Filippis, rappresentante appunto di Azione, è stato boicottato dal resto della coalizione e non è stato eletto. Peraltro, non è andata meglio alla candidata del centrodestra, la consigliera di Fratelli d’Italia Annalisa Della Monica, anche non appoggiata da tutta la sua coalizione. A testimonianza del fatto che spesso i cavesi, pur essendo orgogliosi della propria città, alla prova dei fatti non dimostrano quella compattezza necessaria a difenderne le ragioni.

Il sindaco Servalli, quindi, resta ancora in sella, ma sarà costretto a contrattare il voto su ogni singolo provvedimento con le opposizioni, in particolare con i cinque consiglieri già facenti parte della maggioranza che, al momento, non hanno interesse a far cadere il sindaco, sia perché la situazione del bilancio continua a essere delicata (la Corte dei conti il 12 gennaio scorso ha chiesto al Comune di Cava de’ Tirreni ulteriori chiarimenti) sia perché i tempi non sono ancora politicamente maturi per costruire una eventuale alternativa elettorale.

Una situazione di stallo che, ci si augura, i partiti e la città sapranno utilizzare con profitto per mettere a punto programmi, candidature e modelli di governance in vista dell’appuntamento elettorale. Sarebbe bene poter scegliere tra candidati a sindaco di alto livello, che presentino una squadra e un’agenda di governo chiara, trasparente ben delineata. È chiedere troppo?

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Sabato, 27 Luglio 2024 -
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