Con l’evento del 4 luglio scorso – tenutosi presso il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni e che ha registrato, a dispetto del periodo e del caldo, un più che incoraggiante successo di pubblico – il Coordinamento Civico per CAVA ha lanciato il progetto “Costruisci la TUA Città”, con il quale ha voluto inaugurare un metodo: coinvolgere attivamente i cittadini nella «costruzione condivisa di una visione e di un programma per la Cava del futuro».
L’obiettivo del convegno, per quanto fanno osservare gli organizzatori, è stato raggiunto: i cavesi che hanno inteso prendere la parola hanno fatto chiaramente emergere tanto insoddisfazioni ed ambizioni quanto l’ormai indifferibile necessità di far ripartire il dibattito pubblico ed il confronto partecipativo sullo stato attuale e sulle prospettive della nostra comunità.
«Il nostro “progetto” si rivolge a ciascun cittadino cavese – sottolinea Eugenio Canora, Consigliere Comunale – nella consapevolezza che è l’intera comunità che può (o, meglio, deve) essere protagonista nella realizzazione di un “nuovo modello di città”: soltanto insieme si può individuare ed intraprendere la “direzione giusta”, lungo la quale incamminarsi per consegnare alle nuove generazioni una Cava de’ Tirreni migliore. Costruire il futuro della città significa, prima di ogni altra cosa, definire la “destinazione” da raggiungere, sapendo da dove si parte: occorrerà, per questo, avere ben chiari, sin dall’inizio, “tre elementi fondamentali” – gli “obiettivi” che si vogliono perseguire, il “disegno strategico complessivo” e la “destinazione di scopo” – che si sostanziano nella capacità di rendere la nostra città “dinamica ed attrattiva” per convogliare nelle casse comunali importanti risorse economiche supplementari ed extra-bilancio, grazie alle quali poter ripianare in tempi più brevi il disavanzo di bilancio accumulato negli anni, detassare progressivamente le famiglie, aumentare e migliorare i servizi, mettere in campo e finanziare, in definitiva, progettualità utili al rilancio e allo sviluppo complessivo di Cava».
«Il nostro impegno – prosegue l’ing. Massimo Mariconda di “Finalmente CAVA” – si baserà su una visione strategica di crescita in grado di valorizzare segnatamente l’interconnessione fra i comparti frazionali e il cuore pulsante del centro cittadino. Il tessuto urbano e l’immagine complessiva di Cava de’ Tirreni dovranno essere lo specchio di una comunità che sa essere inclusiva, dinamica e solidale: con tale spirito, vogliamo assicurare che ogni zona della città contribuisca al benessere collettivo, mantenendo e valorizzando le proprie caratteristiche distintive. Proprio per questo, tra gli elementi più importanti che articoleranno e definiranno la nostra proposta si annoverano: le Frazioni, come fulcro e motore di una visione progettuale complessiva; la riconfigurazione della zona nord del fondovalle cavese, segnatamente attraverso il sostanziale ridimensionamento dell’area ASI per riqualificare un comprensorio dalle grandi potenzialità (l’unico, peraltro, privo di vincoli paesaggistici); il rilancio del centro storico e delle tradizioni cittadine, soprattutto in chiave culturale, con l’obiettivo di generare molteplici ricadute positive in ordine a diversi aspetti (commercio, folklore, ricettività diffusa, ecc.)».
«Quando siamo partiti con questo progetto, nel settembre 2021- conclude Canora – non avevamo un nome né un’identità ed io ero soltanto un Consigliere Comunale fatto passare per un dissidente senza futuro politico. Poi, nel novembre 2022, sono arrivati a sostenermi gli amici di “Cava SIA” e, nel dicembre dello scorso anno, quelli di “Finalmente CAVA”, con i quali abbiamo fondato il sodalizio che, d’ora in avanti, assumerà la denominazione di “Coordinamento Civico per CAVA” e sarà aperto al contributo di chiunque lo voglia, a partire da cittadini, associazioni e movimenti civici: il momento di agire è ora, nella convinzione che soltanto uniti potremo determinare il nostro destino e rendere Cava de’ Tirreni un posto migliore. Non sappiamo dove potrà portarci la strada che ci accingiamo ad intraprendere, ma, di sicuro, sarà bellissimo ed emozionante percorrerla insieme!».