Nel 1951, seguitissimo è stato il matrimonio tra la cavese Nina Farano e il soldato americano George Fortin; ma pochi sanno che, questa particolare storia d’amore, doveva essere proposta su pellicola. La notizia venne edita, sulla pagina Cava Storie, proprio dal nostro gruppo il 6 aprile 2021. In seguito alla stessa, nacque l’idea della stesura di “NINA: La storia vera di un sogno americano”, libro curato da Franco Bruno Vitolo e pubblicato nel 2023 dalla “1886 Publishing”.
Siamo agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso: dopo aver pronunciato il tanto atteso “Sì”, il 29 marzo 1951, la coppia italo-americana restò alcuni giorni in Italia per intraprendere, in seguito, un viaggio a Roma. I motivi li fornì l’avv. Domenico Apicella, allora curatore di una sezione del giornale salernitano “Il Setaccio”, attraverso due articoli pubblicati il 27 luglio e l’11 agosto dello stesso anno. Apicella ci parlava dell’idea di registrare un film proprio dedicato alla coppia. Il primo pezzo giornalistico, riportava anche la venuta di una quarantina di attori e le riprese, quantificate in venti giorni, da effettuarsi nella città di Cava de’ Tirreni. Nel secondo, invece, si precisava il titolo del film: “Tornerò per sposarti”; la produzione e il nome del regista. La cavese Nina e l’americano George furono scelti come protagonisti principali insieme ad alcuni nomi importanti della cinematografia italiana. Purtroppo, a metà agosto del ’51, con la coppia ancora presente in città, venne accantonata la realizzazione e tutto rimase incompiuto, anzi “sepolto” per sempre! Ci è giunto un estratto del copione del film, gelosamente custodito dal nipote di Nina Farano, Alessandro Senatore, e abbiamo avuto la possibilità di esaminarlo.
Spiccano nomi importanti come il celebre maestro della cinematografia italiana, il regista Sergio Corbucci e Lucio Brenno, autore del soggetto. Sfogliando le pagine, si viene a conoscenza del cast del film che doveva essere prodotto dalla “Reporter Associati” di Roma. Gli interpreti designati erano: George e Nina, come suddetto dovevano recitare loro stessi; Silvana Pampanini, Franca Marzi, Maria Grazia Francia, Andrea Checchi, Rolando Lupi, Sandro Urzì, Vittorio Duse, Gianni Glori, Checco Durante, Arturo Bragaglia e un tale Sorrentino. Leggendo le prime pagine del copione, ritroviamo George che arriva a Cava, in seguito diretto presso Passiano, alla ricerca della sua Nina. Il resto è storia. Ma perché il film non fu mai girato? L’abbiamo chiesto al nipote di Nina, Alessandro Senatore che ci ha riferito: “La famiglia di zio George si oppose, la notorietà ed il clamore che si era creato sulla vicenda lì aveva intimoriti. Era qualcosa di strano per loro. Siamo fortunati ad avere ancora il copione della scenografia. Zia Nina, infatti, lo recuperò dalla spazzatura”. La realizzazione sarebbe stata molto interessante perché, oltre alla storia d’amore (decantata da tutti i giornali locali, nazionali e internazionali), avrebbe ripreso la difficile situazione post guerra a Cava de’ Tirreni.