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Parole, segni, colori… e tanta creatività

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“Dai semi dell’ombra fiorisca la luce”, dice il poeta. E che ombra e che luce in questi intensissimi otto giorni, dal 17 al 25 settembre, in cui nella suggestione del Complesso di San Giovanni si è sviluppata la Mostra “Parole, segni, colori”, in memoria di Michelangelo Angrisani! L’ombra, comunque pesante, era l’assenza dell’artista, Presidente e fondatore dell’Accademia “Arte e Cultura”, scomparso il 10 marzo scorso. Dopo trent’anni di produzione e promozione artistica, formazione, organizzazione di eventi, relazioni nazionali e internazionali, era la prima volta senza di lui, ma di fatto è stata con “con” lui e ha contribuito a far fiorire la luce. In primis, la luce della continuità, voluta fortemente dalla figlia Lucia e dalla famiglia tutta, per scelta propria ed in omaggio alla volontà dell’artista, espressa da sempre e anche dall’ospedale del suo calvario finale. E poi…la luce di giorni ricchi di stimoli e di tutto il bello dell’Arte e della Creatività. Un’esposizione di quadri, sculture e fotografie da far leccare i baffi degli occhi, infiorata per di più dalla partecipazione di artisti di sette nazioni e dalla presenza fisica e graditissima delle tunisine Amel Hajjar e Hanen Meknassi e degli irakeni Mohammed Fatah Mohammed e Saleh Al Najar, che sono venuti dai loro lontani Paesi proprio per l’iniziativa di “Arte e Cultura”. E poi… una serie di eventi interni, uno più interessante dell’altro: la presentazione dell’Annuario “Arte e Cultura” nel segno di Michelangelo e con la partecipazione di circa cinquanta creativi, la presentazione del libro “Un’altra Terra – un sogno d’amore in una vita bipolare”, di Carla Di Domenico, una serata dedicata alla produzione poetica, un minicorso di disegno, le esibizioni spettacolari dei gruppi di Arteterapia e Ballett Studio… E infine la luce più significativa: sale sempre piene e, sulla scia di un frizzante successo e di una calda socializzazione, la formazione di un gruppo di familiari e artisti che appassionatamente si sono impegnati a conservare in vita l’Accademia ed anzi anche ad ampliare il suo raggio d’azione. Insomma, un colorato elastico di parole, segni, colori e cuore tra passato, presente e futuro. E, per dirla con la poetessa Spatuzzi, non semplice luce, ma “tamburi di luce” che batteranno forte ancora…

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Domenica, 09 Febbraio 2025 -
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