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All’Accademia Talenti il primo corso sulla canzone napoletana classica con Gianni Pelella

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Laboratori di gruppo per conoscere a fondo e cantare nel modo giusto la tradizione canora napoletana

Intervistiamo il maestro Gianni Pelella che terrà il corso.
Quanto è importante studiare per cantare la canzone classica napoletana? Se l’obiettivo è quello di cantare correttamente la canzone classica napoletana, studiare per cantarla è essenziale. Questo genere musicale è basato soprattutto su antiche regole fondamentali che una volta acquisite daranno all’interprete lo stile classico, la dizione e la vocalità giusta per eseguire questi brani, uno stile che è ben diverso dal canto POP usato da molti per cantare queste canzoni.
Come sarà strutturato il corso? Il corso prevede l’approccio diretto alle canzoni, attraverso le quali saranno studiati: i poeti, i compositori, gli interpreti, la dizione, la scrittura e gli avvenimenti storici che riguardano questo genere musicale. I brani saranno presentati in ordine cronologico divisi in tre periodi: PERIODO D’ARGENTO: 1800 – 18880, PERIODO D’ORO 1880 – 1945, PERIODO FESTVAL 1950 – 1971.
Quali sono le canzoni più belle che studieranno? Il corso prevede di studiare le canzoni di maggior successo di ogni periodo. Tra quelle del Periodo d’argento 1800 – 1880: “Fenesta vascia“ , “Michelemmà”, “Cicerenella” , “Te voglio bene assaie” “Lo guarracino” e tante altre.
Nel Periodo d’oro 1880 – 1945 , “Funiculì Funiculà” (1880) che è stata la prima di questo nuovo filone, per concludere con “Munasterio ‘e Santa Chiara” (1945) che è stata l’ultima, passando per i capolavori di S. Di Giacomo, tipo: “Era de maggio”, “Palomma ‘e notte” e tante altre, per quelli di Libero Bovio come “Reginella”, “Lacreme napulitane”, “Silenzio cantatore” e tante altre, per quelle di E.A Mario, di Ernesto Murolo ecc. Nel terzo periodo, quello dei Festival 1950 – 1971, la musica cambia di nuovo e verranno trattati brani diversi sia nei testi che nelle melodie, avendo subìto una contaminazione etnica musicale, soprattutto dagli alleati americani nel dopoguerra. Si inizia da “Anema ‘e core“ (1950 Festival di Capri), esaminando il nuovo stile caprese per poi concludere col Festival di Napoli dove incontreremo tanti brani, da “Guaglione” , “‘A pizza”, “Tu si ‘na casa grande”, “Maruzzella” ecc… chiudendo con le ultime quali: “Carmela”, “‘Na bruna” e “Indifferentemente”.
Cosa si impara seguendo questo corso?
Seguendo questo corso si impara a capire la differenza musicale che passa tra una canzone dell’ ottocento rispetto a una della prima metà del novecento e quella che passa tra una canzone degli anni 20-30 con una degli anni 50-60-70. La differenza che passa tra una serenata e una canzone d’amore, tra una macchietta e una canzone umoristica, tra una sceneggiata e una canzone di giacca. La differenza che c’è tra S. Di Giacomo e Libero Bovio, quella tra E. Murolo ed E.A. Mario. Si apprende il metodo con le quali sono state lanciate le canzoni attraverso le varie Piedigrotte editoriali riscuotendo un successo mondiale e il motivo per il quale hanno avuto poi il declino definitivo attraverso il Festival di Napoli. Si impara ad attribuire ogni canzone al proprio autore notando così, la differenza che c’è tra l’uno e l’altro, si impara scrivere correttamente il napoletano che ormai è diventato una lingua e a cantare in modo classico e originale la musica della nostra terra come lo si fa in ogni parte del mondo per la propria cultura tradizionale.
A chi è rivolto questo corso?
1) Questo corso è rivolto a chi vuole imparare a cantare correttamente, perché è in primis un corso di canto, a prescindere dal fatto che si studino canzoni in lingua italiana oppure napoletana.
2) Ai cantanti POP o di piano bar che vogliono inserire alcune di queste canzoni nel loro repertorio cantandole nel modo originale richiesto dal genere.
3) A chi è semplicemente appassionato e vuole conoscere la storia dalle origini di questo fenomeno letterario e musicale, attraverso i vari poeti, compositori, interpreti e opere originali.
A chi vuole imparare a scrivere correttamente la lingua napoletana attraverso spiegazioni di grammatica e a parlare usando una giusta dizione, facendosi coinvolgere in un racconto emozionante ed istruttivo ad ogni incontro.

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Domenica, 26 Gennaio 2025 -
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