Numerose le sue collaborazioni a Cava con l’Accademia Talenti
Nella notte tra il 7 e l’8 settembre è scomparso, all’età di 59 anni, Pasquale Curcio, straordinario chitarrista e collaboratore dell’Accademia Talenti di Cava. Lascia la moglie Rachele Colangelo e i due figli Giovanni e Luca.
Ho conosciuto Pasquale nel 2016 come chitarrista e produttore di Alfina Scorza e sono rimasto immediatamente affascinato dal suo modo di suonare.
Due anni dopo Alfina ha cominciato a lavorare all’Accademia Talenti, ed anche il rapporto con Pasquale si è intensificato. Pasquale ha seguito l’accademia in tutti i saggi e gli spettacoli, mettendo a disposizione la sua maestria, suonando e curando le esibizioni delle allieve. Da allora sono seguiti molti spettacoli, sia in solo sia con Alfina, e la nostra collaborazione è andata avanti fino a diventare anche lui maestro di chitarra dell’accademia. Nel suo ruolo di maestro era capace di suscitare tanto interesse e grande ammirazione da parte degli allievi per i suoi insegnamenti. Quel che mi preme sottolineare, oltre alle sue qualità artistiche, sono le grandi doti umane che ho riscontrato in lui. Non era capace di malizia ed era dotato di grande pazienza. Quando parlava bene di qualcuno in particolare, amava dirmi: “Quello è come noi” lasciando che si riconosceva nelle persone semplici, buone e genuine. Pasquale era generoso, lavorava e suonava per amore della musica e della compagnia, senza mai badare al suo tornaconto economico. Pasquale sapeva scherzare con garbo, era ironico ed affabile, caratteristiche che lo rendevano amabile. La sua dipartita è stata per me e per tutta l’Accademia un duro colpo difficile da incassare; abbiamo perso un uomo veramente unico e speciale. In tutti noi ha lasciato un vuoto incolmabile. Voglio ricordarlo così, come una bella persona.
Di seguito pubblichiamo i pensieri di chi ha avuto l’onore di conoscerlo come artista e come persona presso l’Accademia Talenti di Cava dove è stato socio ed ha collaborato per diversi anni. La redazione di Cavanotizie.it si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici.
di Alfina Scorza__________
Scrivevo già da diversi anni, ma tutte le volte che facevo ascoltare le mie cose a qualche musicista o produttore storcevano il naso, soprattutto con Di rosso e sensualità dicevano: “Che dobbiamo fare con questa ballata russa?”. Probabilmente il loro approccio alla musica voleva essere di tipo “commerciale”, il loro pensiero era anche plausibile da un certo punto di vista e dunque se ero in quel modo non potevano di certo aiutarmi. Pasquale andava decisamente oltre gli schemi e non torceva il naso. Se ascoltava qualcosa di diverso, voleva capire, era curioso, un grande professionista. Decise dunque di arrangiare il brano senza prendersi un solo centesimo, brano che poi vinse il Premio Bruno Lauzi.
Quel giorno dissi: “E ora come faccio? Vorrei fare un disco” e lui mi rispose: “Da oggi ti produco io”. E da lì in poi non ci siamo mai fermati, abbiamo fatto due dischi candidati alle Targhe Tenco, ospitata al Premio Tenco nel 2016, abbiamo fatto concerti in tutta Italia e all’estero coadiuvati da bravissimi musicisti. È anche grazie a lui se ora insegno in Conservatorio.
Era in cantiere un terzo disco…
Penso che in un modo o nell’altro lo pubblicherò, anche se ora è tutto troppo presto, mi piace pensarmi ancora con lui sul palco con la sua chitarra ma ho anche promesso che la nostra musica in qualche modo andrà avanti.
Queste sono parole per un amico che probabilmente è stato, è, e sarà il mio migliore amico.
di Elisa Pagliara__________
Ammiravo molto Pasquale perché era non soltanto un grande musicista, ma anche un grande uomo. Ogni volta che saliva sul palco entrava in simbiosi con la musica e trasmetteva a tutti la forte passione che lo legava ad essa e che lo ha accompagnato fino alla fine. Anche se il palco non sarà mai più lo stesso senza di lui, lo porterò con me in ogni mia esibizione. Lui era in grado di colorare ogni conversazione di risate e solarità ed era anche molto saggio. Una volta stavamo parlando di come con il tempo il sentimento d’amore per una persona possa affievolirsi e lui mi disse una frase che non dimenticherò mai: “Non esiste amore senza la paura di perdere la persona amata.” Grazie Pasquale, mi mancherai molto.
di Leonardo Apicella__________
Pasquale era (e lo sarà sempre con la sua musica) uno di quei musicisti che al di là dell’aspetto professionale lo senti subito tuo amico. Sempre positivo, sempre con il sorriso, con la voglia di fare tanta musica e di creare nuovi progetti musicali soprattutto per l’Accademia Talenti dove ho avuto la fortuna di incontrarlo e il piacere di condividere con lui questo breve periodo di circa due anni. Sono passate diverse settimane ma a me viene ancora difficile parlare di te al passato…Ciao Pasquale, caro amico Musicista!
di Francesco Curcio__________
Il mestiere di musicista ti dà la possibilità di conoscere molte persone nel corso della vita, tanto da portarci spesso a sottovalutare l’importanza dell’incontro.
Ogni incontro con Pasquale invece era ricco e significativo. Era una persona attenta, altruista e accorta, dedita al prossimo e capace di ascolto.
Era capace di scherzare e portare gioia senza mai denigrare nessuno, con la sua ironia sottile ma mai offensiva.
Apprezzavo molto il suo modo di parlare di argomenti importanti con una leggerezza conscia e mai superficiale. Scherzavamo sempre sulla nostra omonimia; per gioco sul palco dicevo al pubblico di non farsi ingannare dal cognome uguale e dalla presunta somiglianza, poiché in realtà non eravamo davvero parenti.
Ora mi chiedo se questa coincidenza sia davvero frutto di una casualità: in fondo nessun incontro avviene per caso.
Pasquale trasudava amore per la vita in ogni sua parola ed in ogni sua nota, ed è per questo suo modo di stare al mondo con amore che voglio ricordarlo.
di Anna Di Giorgio__________
Ciao Maestro, dal primo giorno in cui hai iniziato a insegnarmi a suonare, ho capito che mi avresti fatto amare la chitarra ancora di più di quanto lo facessi già prima. Grazie a te ho raggiunto traguardi che pensavo non avrei mai raggiunto e per ciò voglio ringraziarti; sei sempre stato una persona empatica, buona, comprensiva e simpatica. Grazie per avermi fatto crescere come musicista, ma soprattutto come persona.
Porterò sempre i tuoi insegnamenti con me.